Moodboard è una parola composta da Mood, che in inglese vuol dire umore e board che tradotto vuol dire tavola.
In sintesi è una tavola che serve a creare un’atmosfera e a rendere visualizzabile l’idea del progetto.
Il moodboard in sintesi è una raccolta di immagini, di qualsiasi tipo, oggetti, ambientazioni, prodotti di vario tipo, che rappresentano fonti di ispirazione per un designer; questo lo aiuterà a progettare qualcosa che sarà perfettamente in linea e con una tematica comune.
Alcuni esempi
I moodboard vengono utilizzati in vari settori creativi, da quello grafico a quello del settore fashion, ed è di quest’ultimo sui vogliamo concentrarci.
Come facciamo a definire l’identità di una collezione di moda? Con una moodboard.
Come nasce? Il designer prova ad immaginare un’ipotetica ambientazione, lo spirito che vuole trasmettere al cliente su quello che sarà il progetto definitivo. Questo vuol dire che spesso non troveremo delle vere e proprie immagini di quello che sarà il prodotto definitivo, infatti le immagini potranno essere di qualsiasi genere, da una mostra fotografica, ad un artista storico, da oggetti di design a paesaggi naturali, insomma tutto quello che può servire da ispirazione.
Funziona? Certo, anzi è uno strumento fondamentale nel percorso lavorativo, perchè ti permette di creare collezioni con sfaccettature e colori sempre diverse, anche se con tematiche simili, ti permette di reinterpretare idee e di idearne di nuove. Inoltre ti permette di creare un lavoro che nel complesso, quando sarà visionato, avrà una tematica comune pur avendo al suo interno tanti prodotti diversi.
Dopotutto la creatività è mettere insieme elementi diversi.
Moodboard & Brainstorming
Una moodboard è un ottimo strumento per fare brainstorming.
Spesso in un team creativo, ognuno crea un proprio moodboard, una propria visione; in seguito dalla condivisione di questi e dal confronto si sviluppano tantissime nuove idee. Invece di muoversi a casaccio, si hanno già delle linee guida da seguire, senza però fissare dei paletti troppo rigidi. Si procede, cioè, a partire da una sensazione. Le idee che verranno generate saranno quindi più coerenti con il “mood” della soluzione che si sta cercando.
Qualche consiglio su come si realizza un Moodboard
Come già detto in precedenza il moodboard può essere utilizzato in diversi settori, ma in base al suo utilizzo sicuramente cambiera; al contrario invece scopi resteranno sempre uguali:
- coinvolgere i propri committenti
- ispirare le persone
- arricchire e facilitare la comprensione di un concept
Con questi obiettivi sempre in testa, ecco alcuni consigli per realizzare una moodboard efficace.
1. Individua il tuo cliente
Quando dico cliente, intendo chiunque debba ricevere il tuo messaggio. Ricorda sempre che quello che piace a te non deve per forza piacere a qualcun altro, questo non presuppone che la nostra visione dev’essere sbagliata e non bisogna rinunciarci. Anzi la forza di una moodboard sta nella capacità di ispirare chi la guarda. Deve, insomma, parlare il suo linguaggio e raggiungere i suoi obiettivi, deve saper trasportare anche chi riceve il messaggio in quella che può essere la tua visione senza precludere quella che potrebbe essere la sua.
2. Aggiungi un tocco personale
Un progetto, un’opera d’arte, un’invenzione, qualunque cosa racconta anche il suo autore. Ne trae personalità e senso. Presentare una moodboard è un’occasione unica per far passare il proprio gusto estetico, senza dire una parola. Ricorda sempre l’importanza delle immagini, sono sempre il mezzo di comunicazione più forte che possediamo. Quindi scegli le immagini con cura, assicurati che ci sia una forte connessione tra loro, nulla dev’essere lasciato al caso, neanche i colori, questo perchè posso sviare l’attenzione del cliente e potrebbero creare in lui perplessità sulla riuscita del progetto.
3. Scegli l’idea centralizzante
Prima di iniziare, fatti questa domanda: qual’è l’idea che voglio comunicare? Deve essere qualcosa che riesci a esprimere in poche parole. Ammucchiare testi, immagini e cianfrusaglie non è lo scopo della moodboard. Per quanto varia e ricca di elementi possa essere, deve sempre emergere un senso e una direzione. Chi guarda, insomma, non dovrebbe diventare matto a capire cosa vuoi dire. I riferimenti e le suggestioni devono essere facilmente comprensibili.
Il trucco è capire che c’è una grossa differenza tra il “mettere insieme” e il “selezionare”.
Moodboard: software e risorse online per crearlo
Cosa utilizzo per creare un moodboard? Partendo dai software sicuramente i più comuni sono Adobe Photoshop (per modificare o variantare immagini) e Adobe Illustrator (con cui è possibile assemblare il tutto.
Per quanto riguarda la ricerca d’immagini le fonti sono inesuaribili, chiaramente vale qualsiasi cosa, libri, foto, giornali, immagini prese su google; personalmente trovo molto interessanti alcuni siti come Pinterest, Alcuni Tumblr di design, DesignInspiration, si riesce su questi a focalizzare maggiormente quello che cerchiamo fino al più piccolo dettaglio.